DESIGN

Design è una parola inglese, e si può tradurre semplicemente con la parola progetto. Questa parola però deriva dal latino, e significa gettare avanti.

Quindi il design è la traduzione della consapevolezza del presente legata all'immaginazione di un futuro in cui realizzare le proprie idee. Il Design è una disciplina in parte tecnica e scientifica, in parte sociologica e umanistica, è congiunzione tra ingegneria e arte, tra invenzione e stile, tra produzione e mercato. Esistono numerose forme di design. Il design industriale progetta oggetti di consumo, il web design progetta siti e applicazioni internet, l'interior design progetta luoghi e spazi... tutti confondono troppo spesso il design con invenzione e stile. Parlando di industrial design, un oggetto con una soluzione tecnica innovativa può essere ben ingegnerizzato, un oggetto stilisticamente affascinante può essere artisticamente interessante, e un oggetto insieme innovativo e bello può essere molto accattivante, ma tutti questi oggetti potrebbero non essere oggetti di design. Un oggetto di vero design nasce da ricerche approfondite sui materiali, sui processi industriali, sul mercato, sulle interazioni con l'utente, sulle innovazioni tecniche e tecnologiche, sulle modalità di produzione, stoccaggio, trasporto, vendita, utilizzo e fine vita del prodotto, nasce dalla maniacale attenzione al dettaglio, alla semplificazione, nasce dalla sensibilità nei confronti dell'esperienza di acquisto, della storia e delle emozioni che forme e materiali dell'oggetto possono stimolare. Più in generale, fare design significa avere uno sguardo attento a tutto il complesso mondo che ruota intorno alla realizzazione di un idea, e il designer è il professionista che accompagna l'idea in tutte le sue fasi evolutive, coordinando tutte le altre professionalità necessarie per realizzare l'idea con efficacia. 

Spiegare cos'è il Design è sempre più difficile, soprattutto in Italia. La parola Design è ovunque, abusata e rimbalzata in ogni campagna pubblicitaria; ormai  Design  fa parte del lessico quotidiano di tutti, ha perso il suo significato originario di Progetto, trasformandosi in una definizione che mette assieme un po di tutto, ma spostandosi da ciò che realmente la parola indica. 

Le definizioni e le correnti di pensiero su cosa sia il design sono molte, ma uno spunto di riflessione interessante arriva dalle parole di Philippe Starck che, dal Salone del Mobile di Milano 2012, rispondendo alle domande di Valentina Dalla Costa per DesignerBlog:

«La prima e la più importante delle cose da tenere in mente è questa: cosa è utile e cosa è inutile. La prima decisione nasce quindi da una domanda: ne ho bisogno? Sì o no. Se dici che non ne hai bisogno stai commettendo un gravissimo errore di design! A quel punto partono altre scelte: usare meno materiali, scegliere il materiale giusto, valutarne la longevità, e la cosa più importante di tutte, il prezzo. Il giusto prezzo. Perché quando paghi troppo qualcosa significa che qualcuno si sta prendendo troppo, ma quando paghi troppo poco, vuol dire che schiavi hanno pagato la differenza. Ci sono milioni e milioni di schiavi nel pianeta che lavorano per noi dandoci l’opportunità di comprare un computer a 500 $ o una t-shirt a 5. In quel caso qualcuno paga: e non siamo noi».